SERVIZIO DI RICARICA PER AUTO ELETTRICHE PRIVATE DEI DIPENDENTI
Da SEAC
L’Agenzia delle Entrate ha analizzato il caso di una Società che, al fine di sensibilizzare i propri dipendenti verso l’ambiente, ha deciso di incentivare il ricorso della mobilità elettrica, anche nell’ambito privato.
Si tratta di una Società che, da oltre dieci anni, fa della sostenibilità una “leva strategica di sviluppo”: ha effettuato investimenti per aumentare l’efficienza energetica, svolgendo altresì un attento lavoro di informazione e sensibilizzazione all’interno e all’esterno delle proprie aziende, dall’educazione ambientale, al consumo responsabile, alla promozione della sicurezza e della salute. Ha, inoltre, rinnovato il parco auto aziendale con automezzi elettrici o a tecnologia ibrida.
Nello specifico, tale Società intende offrire, attraverso la stipula di un accordo aziendale in fase di predisposizione, un servizio di ricarica gratuito per sei mesi a tutti i dipendenti che proveranno di aver acquistato auto elettriche.
La ricarica avverrebbe utilizzando principalmente l’energia elettrica prodotta dai propri impianti fotovoltaici o idroelettrici o, se ciò non fosse praticabile, stipulando convenzioni con soggetti terzi fornitori.
Ciò posto, la Società chiede se il servizio di ricarica per auto elettriche private dei dipendenti assuma rilevanza ai fini della determinazione del reddito di lavoro dipendente.
Il parere dell’Agenzia
Nel caso in esame, il servizio di ricarica delle auto elettriche private, offerto dal datore di lavoro ai propri dipendenti, non concorre alla formazione del reddito ai fini IRPEF.
Si determina l’esclusione dalla formazione del reddito di lavoro dipendente per il servizio di ricarica poiché risultano soddisfatte tutte le condizioni richieste dall’articolo 51 del TUIR.
Più precisamente, il servizio offerto dalla Società:
è messo a disposizione della generalità dei dipendenti;
riguarda esclusivamente erogazioni in natura;
persegue specifiche finalità educative, inserendosi nel più ampio quadro di interventi posti in essere dal Gruppo su temi legati alla cultura della sostenibilità.
Ciò premesso, il servizio può beneficiare del regime di esclusione dal reddito di lavoro dipendente.
Al fine di evitare abusi, l’Agenzia evidenzia che è necessario che tale servizio sia limitato in termini di importo e/o di KW totali di ricariche effettuabili.